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RIESLING

Considerato, insieme allo chardonnay, il più blasonato dei vitigni bianchi, ne esistono due tipologie, il renano e l'italico. Dal primo vitigno, il più pregiato, scaturiscono vini molto longevi. Dall'italico si ottengono vini leggeri e fragranti e soprattutto spumanti. Produce vini con buona acidità e struttura, succoso, saporito e persistente a volte esprime profumi particolari di "idrocarburi". Da bersi dopo un paio di anni dalla vendemmia.

SANGIOVESE

Di origine quasi certamente Toscana, è coltivato dall'Emilia Romagna alla Campania è uno dei vitigni più diffusi nel nostro paese. Data l'enorme diffusione, i cloni di questo vitigno sono numerosi ed entrano nella produzione con percentuali sempre significative, di numerosi vini della nostra penisola. Uno per tutti il Chianti. Nota particolare per il sangiovese grosso conosciuto come "Brunello" dal quale si ricava il notissimo omonimo vino. La gamma dei vini prodotti va da vini semplici a vini veramente complessi e adatti a lungo invecchiamento. Profumo caratteristico di viola mammola.

SAUVIGNON

Vitigno originario della Francia coltivato da decenni anche nel nostro paese in cui ha particolare diffusione in Friuli. Può dare buoni risultati anche in zone con accentuata escursione termica. Da vini con profumi molto intensi e particolari fra i quali ricordiamo la foglia di fico, la foglia di pomodoro, il peperone e di erbaceo. Solitamente è fatto fermentare a basse temperature e, se vinificato in barrique ha maggiore struttura e longevità.

SCHIAVA

L'uva rossa più diffusa in Trentino Alto Adige. Varie sono le ipotesi sull'origine di questo vitigno il cui nome potrebbe derivare sia dal modo di coltivazione, legata al tutore e quindi schiava, sia da altre ipotesi legate ai territori di possibile nascita. Il clone più diffuso è la schiava grossa. Il vitigno, molto resistenze, si presenta molto produttivo e questi fattori hanno contribuito ad aumentarne la popolarità pur non dando vini particolarmente ricchi di estratti e di qualità media non proprio esaltante. In alcuni casi, se proveniente da vigne con basse rese può dare risultati un pò più interessanti.

TOCAI

Varietà autoctona molto diffusa in Veneto da non confondersi con il vino ungherese tokaji che viene prodotto con tutt'altre uve. In Alsazia il nome tocai sta ad indicare il pinot grigio. Il vitigno conferisce ai vini caratteristiche molto simili al sauvignon. Produce vii di coloore giallo paglierino carico a volte con riflessi verdognoli. I profumi, delicati, ricordano fiori e mandorle amare, ben strutturato ha gusto asciutto e sapido con leggero retrogusto amarognolo. Se coltivato in terreni particolarmente adatti produce vini notevoli che maturano in due tre anni.

TRAMINER

Originario della zona di Tramin (Termeno), piccolo paese dell'Alto Adige, è un vitigno di cui esistono due specie: il Traminer ed il Traminer Aromatico conosciuto come gewurztraminer che significa vino speziato. Il secondo è sicuramente più aromatico del primo. Per dare buoni risultati il vigneto deve essere in zone con elevata escursione termica e molto alti composto da piante vecchie. Il vino prodotto con queste uve, al contrario degli altri bianchi può conservarsi anche oltre i 5/6 anni e, in piena maturità, esprime profumi di spezie(chiodi di garofano, cannella e zenzero), di confettura e di frutta (fico) emandano un intenso aroma di rosa passita.

TREBBIANO

Certamente originario dell'Italia, questo vitigno produce la maggior quantità di vino nel mondo. Insieme alla grande resistenza ed alla particolare adattabilità, la grande produttività ha contribuito alla enorme diffusione del vitigno. Purtroppo come spesso avviene, la quantità non è sinonimo di qualità producendo un vino magro e poco persistente che per questo è utilizzato come vitigno in uvaggio e molto raramente in purezza. Anche quando è utlizzato in uvaggio le percentuali ammesse sono poco significative. Costituisce la base di molti brandy italiani nonché del Cognac e dell'Armagnac.

VERDICCHIO

Vitigno tipico delle Marche noto anche per la particolare bottiglia a forma di anfora, deve il suo nome al particolare colore della buccia che, anche matura, non perde il tipico colore verde. Produce un vino fresco, asciutto con retrogusto amarognolo e profumi leggeri ha colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Dopo un periodo di minore diffusione, attualmente alcuni produttori cercano di rilanciarlo.

VERMENTINO

Simile alla malvasia, si è diffuso in Italia dalla penisloa iberica soprattutto in Liguria, Sardegna e in misura minore in Toscana. Abbastanza ricco di colore ed estratti è utilizzato, anticipando la vendemmia per avere un mosto ricco di acidità e produrre vini in purezza freschi e vivaci.

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